600 ore di formazione test inclusi divise in 36 distinti moduli formativi
Il Visual Marketing
L’impatto visivo attiva le prime emozioni nel percepito del consumatore quando osserva una vetrina o una esposizione, reale o virtuale che sia. Le basi del Neuromarketing devono essere ben conosciute per poter essere poi applicate anche attraverso le nuove tecnologie che oggi ci supportano nella vendita. Il senso della vista è sicuramente quindi quello più usato nelle strategie, anche se non il solo (importantissimi sono anche gli altri sensi: l’olfatto, il tatto, l’udito piuttosto che il gusto se l’attività si colloca nel settore del Food&Wine. L’impatto visivo però è sempre il primo ad attivare le prime emozioni del cliente colpito dai colori e dalle immagini.
Obiettivi del corso
Questo corso ha lo scopo di fornire informazioni sul funzionamento di questi processi per trarre importanti spunti sul perché e dove volerle applicare, sui benefici e vantaggi dovuti al loro utilizzo.
Durata complessiva
Questo corso ha una durata complessiva di 4 ore test di apprendimento esclusi.
Programma
Cap.01 Un salto nel futuro… di oggi
Lezione 1.1 Introduzione dell’autore
Lezione 1.2 Cosa succederà nei negozi nel prossimo futuro?
Lezione 1.3 La tecnologia è amica o nemica?
Lezione 1.4 La robotica ieri e oggi
Cap. 02 Le basi del Neuromarketing
Lezione 3.1 I nostri …3 cervelli
Lezione 3.2 Perché le immagini sono importanti
Lezione 3.3 Solo tecnologia…o anche empatia ?
Lezione 3.4 Cosa compriamo e perchè
Cap.03 Le tecnologie disponibili oggi
Lezione 3.1 Pagheremo ancora alla cassa?
Lezione 3.2 “bingo box”: il negozio del futuro ?
Lezione 3.3 Il fenomeno We chat in Cina
Lezione 3.4 Alibaba
Lezione 3.5 Beacon: cosa sono?
Lezione 3.6 Camerino virtuale…e non solo
Lezione 3.7 RFID
Lezione 3.8 QR Code
Lezione 3.9 Vetrine interattive
Lezione 3.10 realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR)
Cap.04 Le basi del Visual Marketing
Lezione 4.1 Quali sono i plus dei nostri prodotti?
Lezione 4.2 Come comunicare in maniera chiara e potente?
Lezione 4.3 Cosa diamo per scontato nella nostra esposizione?
Cap.05 Alcune regole pratiche e veloci
Lezione 5.1 Le regole dell’atmosfera nell’esposizione
Lezione 5.2 Come utilizzare al meglio i colori
Lezione 5.3 L’importanza dei materiali e degli espositori
Lezione 5.4 Le luci: servono solo per vederci?
Lezione 5.5 Il passaggio dell’esposizione al digitale
Cap.06 L’importanza dell’immagine nella rete
Lezione 6.1 Dal fisico al virtuale
Lezione 6.2 Cos’è la brand reputation?
Lezione 6.3 Siamo come la rete ci fa percepire
Cap.07 Impatto visivo ed emozioni: cosa fare
Lezione 7.1 Lavorare in sinergia tra fisico e digitale
Lezione 7.2 Far scegliere ai fan la vetrina da allestire
Lezione 7.3 Pianificare un piano editoriale nelle pubblicazioni
Lezione 7.4 Adattare la scrittura per il web
Lezione 7.5 Organizzarsi per ottimizzare tempi e risultati
Cap.08 Impatto visivo ed emozioni: cosa NON fare
Lezione 8.1 Utilizzo di linguaggi visivi diversi tra reale e virtuale
Lezione 8.2 Come NON scrivere i post: alcuni esempi per Voi
Lezione 8.3 Presidio spasmodico dei Social: cosa significa?
Cap.09 Conclusione di un percorso
Lezione 9.1 Riepilogo dei principali concetti
Approfondimenti sulla Formazione 4.0
Non eliminare e lasciare vuoto
Che tipologia di corsi tratta la formazione 4.0?
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
In che misura è riconosciuto il credito di imposta?
- 30% delle spese sostenute per le Grandi Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 40% delle spese sostenute per le Medie Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 50% delle spese sostenute per le Piccole Imprese, con un massimo di 300.000 euro annui.
- 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati.
Come si calcola l'ammontare del credito derivante dalla formazione?
- I costi del personale che partecipa alla formazione, da calcolarsi sul costo orario del dipendente e delle ore di formazione sostenute. Per personale dipendente va inteso il personale con rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, inclusi gli apprendisti.
La relativa retribuzione va calcolata al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei di Tfr, mensilità aggiuntive, ferie e permessi ecc. maturati durante le ore di formazione compresi eventuali indennità di trasferta per corsi fuori sede.
- Le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione, quali ad esempio di locazione, amministrative e di erogazione dei corsi in modalità FAD (come nel nostro caso).
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, quali ad esempio quelli relativi all'asseverazione del credito da parte di un revisore contabile esterno all'azienda.
- Le spese del personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
- I costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, come eventuali spese di viaggio e di alloggio, materiali e forniture direttamente attinenti al progetto, ammortamento di strumenti e attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione.
Quali sono le imprese ammesse al credito di imposta sulla 4.0?
Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo e le “imprese in difficoltà”, così come definite dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (Ue) n. 651/2014.
Quali sono i dipendenti ammessi alla formazione 4.0?
Come faccio a detrarre dalle imposte il credito maturato?
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
È ammissibile, a incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:
- una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
- l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
- i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Chi si occupa della presentazione delle richiesta alla agenzia delle entrate?
Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, l’apposita certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell’assunzione di tale incarico, il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i princìpi di indipendenza elaborati ai sensi dell’articolo 10 del suddetto decreto e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants (IFAC).
Nei confronti del soggetto incaricato che incorra in colpa grave nell’esecuzione degli atti che gli sono richiesti per il rilascio della certificazione si applicano le disposizioni dell’articolo 64 del Codice di procedura civile, in quanto compatibili.