600 ore di formazione test inclusi divise in 36 distinti moduli formativi
La Blockchain in azienda
La Blockchain rappresenta un nuovo modo di collaborare e condurre il business. Fornisce attendibilità e trasparenza in un mondo in cui, a volte, sono entrambe carenti. Questi attributi la rendono una soluzione ideale per molti utilizzi, tra cui la visibilità, l’attendibilità e l’efficienza. Ogni qualvolta si verificano attriti tra questi processi interdipendenti e interaziendali, la blockchain può essere d’aiuto.
Spesso, nelle aziende sono presenti dipartimenti suddivisi in silos che devono realizzare riconciliazioni di transazioni complesse.
Di solito, queste operazioni sono caratterizzate da frizioni e divergenze tra i dipartimenti perché all’interno dell’ecosistema aziendale, tutti gli attori coinvolti come utenti interni ed esterni, processi e sistemi producono e utilizzano dati con strumenti diversi e in momenti diversi.
Obiettivi del corso
La blockchain offre un’opportunità trasformativa per consentire alle aziende di superare questi ostacoli e lo scopo di questo corso è spiegare i passaggi fondamentali da affrontare per fruire al meglio di questa opportunità.
Durata corso
Questo corso ha una durata complessiva di 7 ore test di apprendimento esclusi.
Programma
Cap.01 Cos’è la Blockchain e come funziona
Lezione 1.1 Premessa
Lezione 1.2 Cos’è la Blockchain
Lezione 1.3 Dai Bitcoin al “cryptowinter”
Lezione 1.4 Pro e contro del Bitcoin
Lezione 1.5 Oltre il Bitcoin
Cap.02 Internet of Value
Lezione 2.1 Premessa
Lezione 2.2 Le caratteristiche delle tecnologie Blockchain
Lezione 2.3 Il mondo delle ICO (Initial Coin Offering) e dei Token Blockchain
Lezione 2.4 ICO e IPO
Lezione 2.5 Disciplina delle ICO e funzione dei token
Lezione 2.6 Initial Coin Offering e normativa italiana
Lezione 2.7 Token Blockchain funzionamento e costruzione
Lezione 2.8 Gli Smart Contract incontrano la Blockchain
Lezione 2.9 Le fork sulla blockchain
Lezione 2.10 La soluzione del problema Double Spending
Lezione 2.11 Esempi di interventi sulle fork di Blockain dei Bitcoin
Cap.03 Tra Intelligenza Artificiale, IOT, cloud, algoritmi e scalabilità
Lezione 3.1 Blockchian e intelligenza artificiale
Lezione 3.2 Blockchain e il ruolo dell’ IOTA
Lezione 3.3 Algoritmo di Consenso Blockchain
Lezione 3.4 Le applicazioni aziendali e la scalabilità
Lezione 3.5 Come le aziende industriali possono creare valore in Blockchain
Lezione 3.6 Come i giocatori di semiconduttori possono creare valore in Blockchain
Cap.04 Gli ambiti di applicazione della Blockchain
Lezione 4.1 Premessa
Lezione 4.2 I progetti applicativi più interessanti
Lezione 4.3 Finance, sistemi bancari e assicurazioni
Lezione 4.4 Digital Advertising nei media
Lezione 4.5 Gaming
Lezione 4.6 Identità Digitale
Lezione 4.7 Rimessa di denaro
Lezione 4.8 Governance
Lezione 4.9 Mercati di Previsione
Lezione 4.10 Catena di Fornitura
Lezione 4.11 La tracciabilità alimentare
Lezione 4.12 Settore contabile e auditing
Lezione 4.13 Settore energetico
Lezione 4.14 Logistica
Lezione 4.15 L’industria della musica
Lezione 4.16 Gli appalti pubblici
Lezione 4.17 La blockchain applicata al catasto
Lezione 4.18 Gestire il condominio con la blockchain
Lezione 4.19 Certificati di laurea
Lezione 4.20 Sanificazione degli ambienti
Lezione 4.21 Conclusioni finali
Approfondimenti sulla Formazione 4.0
Non eliminare e lasciare vuoto
Che tipologia di corsi tratta la formazione 4.0?
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
In che misura è riconosciuto il credito di imposta?
- 30% delle spese sostenute per le Grandi Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 40% delle spese sostenute per le Medie Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 50% delle spese sostenute per le Piccole Imprese, con un massimo di 300.000 euro annui.
- 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati.
Come si calcola l'ammontare del credito derivante dalla formazione?
- I costi del personale che partecipa alla formazione, da calcolarsi sul costo orario del dipendente e delle ore di formazione sostenute. Per personale dipendente va inteso il personale con rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, inclusi gli apprendisti.
La relativa retribuzione va calcolata al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei di Tfr, mensilità aggiuntive, ferie e permessi ecc. maturati durante le ore di formazione compresi eventuali indennità di trasferta per corsi fuori sede.
- Le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione, quali ad esempio di locazione, amministrative e di erogazione dei corsi in modalità FAD (come nel nostro caso).
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, quali ad esempio quelli relativi all'asseverazione del credito da parte di un revisore contabile esterno all'azienda.
- Le spese del personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
- I costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, come eventuali spese di viaggio e di alloggio, materiali e forniture direttamente attinenti al progetto, ammortamento di strumenti e attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione.
Quali sono le imprese ammesse al credito di imposta sulla 4.0?
Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo e le “imprese in difficoltà”, così come definite dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (Ue) n. 651/2014.
Quali sono i dipendenti ammessi alla formazione 4.0?
Come faccio a detrarre dalle imposte il credito maturato?
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
È ammissibile, a incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:
- una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
- l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
- i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Chi si occupa della presentazione delle richiesta alla agenzia delle entrate?
Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, l’apposita certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell’assunzione di tale incarico, il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i princìpi di indipendenza elaborati ai sensi dell’articolo 10 del suddetto decreto e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants (IFAC).
Nei confronti del soggetto incaricato che incorra in colpa grave nell’esecuzione degli atti che gli sono richiesti per il rilascio della certificazione si applicano le disposizioni dell’articolo 64 del Codice di procedura civile, in quanto compatibili.