600 ore di formazione test inclusi divise in 36 distinti moduli formativi
La Manifattura additiva
La Manifattura Additiva a favore del business delle aziende. Questo corso è rivolto a tutte le aziende che vogliono innovarsi e trarre beneficio economico e aumentare la loro competitività nell’utilizzo di nuove tecnologie abilitanti facenti parte dell’industria 4.0. Nel corso verranno spiegate quali sono le tecnologie abilitanti per l’industria 4.0, cosa comporta e quali sono i vantaggi nello scegliere la manifattura additiva, i settori interessati e le nuove professioni. Qui troverete spunti ed esempi concreti che vi faranno capire l’importanza di essere innovativi. Non solo strumenti 4.0 ma anche lavoro 4.0.
Obiettivi del corso
Capire l’importanza dell’innovazione, i suoi benefici, cosa chiede il mercato, le nuove strumentazioni per il digital manifacturing, i nuovi ruoli e competenze professionali che nascono con l’industria 4.0.
Durata complessiva
Questo corso ha una durata complessiva di 6 ore test di apprendimento esclusi.
Programma
Cap.01 Le Tecnologie abilitanti nel piano nazionale Impresa 4.0
Lezione 1.2 Quali sono le tecnologie abilitanti
Lezione 1.3 Le tecnologie propedeutiche o complementari
Cap.02 Gli incentivi per l’Industria 4.0: la normativa
Lezione 2.1 La strategia Industria 4.0 e la sua riforma
Lezione 2.2 La riforma delle misure fiscali “Industria 4.0”
Lezione 2.3 Dal super e iperammortamento al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Lezione 2.4 Nuova Sabatini
Lezione 2.5 Sostegno al credito e alla liquidità – prima parte
Lezione 2.6 Sostegno al credito e alla liquidità – seconda parte
Lezione 2.7 Sostegno al credito e alla liquidità – terza parte
Lezione 2.8 Credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo
Lezione 2.9 Il credito di imposta in ricerca e sviluppo ex art. 3 D.L. n. 145/2013
Lezione 2.10 Il nuovo credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo
Lezione 2.11 Credito d’imposta per le spese di formazione nel settore delle tecnologie 4.0 e altri interventi
Cap.03 Digital Manufacturing
Lezione 3.1 Definizione
Lezione 3.2 Tipi di manufacturing: il cloud manufacturing
Lezione 3.3 Tipi di manufacturing: il social manufacturing
Lezione 3.4 PMI e il digitale
Cap.04 Additive Manufacturing: dalla storia alle tecniche di utilizzo
Lezione 4.1 Introduzione
Lezione 4.2 La storia
Lezione 4.3 Manifattura additiva e sottrattiva
Lezione 4.4 Quando usare la manifattura additiva e sottrattiva
Lezione 4.5 Gli strumenti per la manifattura additiva
Lezione 4.6 gli hub del 3d: Thingiverse e non solo
Lezione 4.7 I materiali per la stampa 3d
Lezione 4.8 La tecnologia Fused Deposition Modeling
Lezione 4.9 Dalla prototipazione alla produzione
Cap.05 Progettare per l’Additive Manufacturing
Lezione 5.1 Il processo di produzione
Lezione 5.2 La concettualizzazione del modello CAD
Lezione 5.3 Ottimizzazione topologica
Lezione 5.4 Algoritmi di calcolo per l’ottimizzazione topologica
Lezione 5.5 Procedura di ottimizzazione topologica
Lezione 5.6 Conversione in STL
Lezione 5.7 Dal trasferimento e manipolazione del file STL al file G-Code
Lezione 5.8 Setup della macchina e deposizione
Lezione 5.9 Pulizia del prodotto
Cap.06 Manifattura Additiva: gli scenari oggi
Lezione 6.1 Le nuove necessità di mercato
Lezione 6.2 Dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa
Lezione 6.3 Strumenti per ottenere risultati
Lezione 6.4 Meno scorte in magazzino
Lezione 6.5 Meno vincoli di progettazione
Lezione 6.6 La prototipazione rapida
Lezione 6.7 Stampa 3D ed ecosostenibilità
Lezione 6.8 Le economie di scala
Cap.07 I settori di applicazione
Lezione 7.1 Applicazioni aerospaziali, per l’industria dell’auto, dei giocattoli e oggettistica
Lezione 7.2 Applicazioni biomedicale e sanitario – prima parte
Lezione 7.3 Applicazioni biomedicale e sanitario – seconda parte
Lezione 7.4 Applicazioni automotive
Lezione 7.5 Applicazioni architettura, design e costruzioni
Lezione 7.6 Applicazioni nella gioielleria e moda
Lezione 7.7 Applicazioni nel Packaging
Lezione 7.8 Applicazioni nello sport
Lezione 7.9 Applicazioni nello spettacolo
Cap.08 Digital Manufacturing: le nuove professioni
Lezione 8.1 Le competenze necessarie per lavorare nell’additive manufacturing
Lezione 8.2 le nuove figure professionali
Cap.09 Digital Manufacturing: tra futuro e innovazione
Lezione 9.1 Un mercato da 31 miliardi entro il 2029
Lezione 9.2 Siemens e la piattaforma collaborativa per l’Additive Manufacturing “on demand”
Lezione 9.3 la stampa 3D: in Italia è un business in crescita continua
Cap.10 La stampa Green
Lezione 10.1 Quando la stampa diventa davvero green
Lezione 10.2 Gli scarti della lavorazione della canapa diventano plastica vegetale
Cap.11 Conclusioni e saluti
Lezione 11.1 Conclusione di un percorso
Lezione 11.2 Saluti finali
Approfondimenti sulla Formazione 4.0
Non eliminare e lasciare vuoto
Che tipologia di corsi tratta la formazione 4.0?
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
In che misura è riconosciuto il credito di imposta?
- 30% delle spese sostenute per le Grandi Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 40% delle spese sostenute per le Medie Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 50% delle spese sostenute per le Piccole Imprese, con un massimo di 300.000 euro annui.
- 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati.
Come si calcola l'ammontare del credito derivante dalla formazione?
- I costi del personale che partecipa alla formazione, da calcolarsi sul costo orario del dipendente e delle ore di formazione sostenute. Per personale dipendente va inteso il personale con rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, inclusi gli apprendisti.
La relativa retribuzione va calcolata al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei di Tfr, mensilità aggiuntive, ferie e permessi ecc. maturati durante le ore di formazione compresi eventuali indennità di trasferta per corsi fuori sede.
- Le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione, quali ad esempio di locazione, amministrative e di erogazione dei corsi in modalità FAD (come nel nostro caso).
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, quali ad esempio quelli relativi all'asseverazione del credito da parte di un revisore contabile esterno all'azienda.
- Le spese del personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
- I costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, come eventuali spese di viaggio e di alloggio, materiali e forniture direttamente attinenti al progetto, ammortamento di strumenti e attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione.
Quali sono le imprese ammesse al credito di imposta sulla 4.0?
Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo e le “imprese in difficoltà”, così come definite dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (Ue) n. 651/2014.
Quali sono i dipendenti ammessi alla formazione 4.0?
Come faccio a detrarre dalle imposte il credito maturato?
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
È ammissibile, a incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:
- una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
- l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
- i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Chi si occupa della presentazione delle richiesta alla agenzia delle entrate?
Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, l’apposita certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell’assunzione di tale incarico, il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i princìpi di indipendenza elaborati ai sensi dell’articolo 10 del suddetto decreto e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants (IFAC).
Nei confronti del soggetto incaricato che incorra in colpa grave nell’esecuzione degli atti che gli sono richiesti per il rilascio della certificazione si applicano le disposizioni dell’articolo 64 del Codice di procedura civile, in quanto compatibili.